Le protesi flessibili rappresentano un’evoluzione importante nell’odontoiatria protesica, offrendo una soluzione versatile e confortevole per i pazienti parzialmente edentuli. Grazie a materiali innovativi come il nylon, questi dispositivi combinano estetica, resistenza e adattabilità, riducendo le complicazioni post-trattamento. Questo articolo esplora le applicazioni cliniche, i vantaggi per i professionisti e le prospettive future di questa tecnologia.
Cos’è una Protesi Flessibile e come Funziona?
Le protesi flessibili sono realizzate con materiali termoplastici innovativi, come il nylon (es. Valplast) o resine miste, che offrono un’eccezionale biocompatibilità e una resistenza agli urti superiore rispetto ai tradizionali materiali acrilici.
Caratteristiche principali:
- Adattabilità:
Ideali per pazienti con gengive sensibili o irregolari. - Estetica migliorata:
Il materiale è traslucido e si integra meglio con i tessuti naturali, migliorando l’effetto finale.
(World Journal of Dentistry) - Assenza di metalli:
Un vantaggio per i pazienti allergici o per chi desidera una soluzione più discreta.
Un confronto diretto con le protesi rigide potrebbe catturare ulteriormente l’interesse, evidenziando come il nylon superi i limiti del metacrilato o delle protesi metalliche.
Tecnologie di produzione: Precisione e innovazione
Le protesi flessibili si distinguono anche per il loro processo di fabbricazione, che utilizza tecnologie avanzate come l’iniezione termoplastica.
Procedura:
- Il materiale viene riscaldato e iniettato in stampi ad alta precisione.
- Una volta raffreddato, il dispositivo acquisisce la sua caratteristica flessibilità e resistenza.
Vantaggi per il professionista:
- Maggiore precisione nella vestibilità.
- Riduzione del tempo necessario per regolazioni post-inserimento
Oggi, grazie all’utilizzo della stampa in 3D è possibile ottenere protesi ancora più personalizzate.
Perché scegliere le protesi flessibili ?
I comprovati benefici clinici dell’uso di questo materiale possono essere riassunti in tre voci:
- Comfort:
La flessibilità riduce i punti di pressione, migliorando l’accettazione del paziente. - Durata:
Resistenza agli urti e minor rischio di rottura rispetto alle protesi acriliche. - Svantaggi gestibili:
Questi materiali sono intrinsecamente più porosi rispetto ai materiali acrilici, questa caratteristica li rende più suscettibili all’assorbimento di pigmenti da alimenti, bevande e tabacco, bisognerà quindi educare i pazienti a una rigorosa igiene orale, inclusa l’adozione di detergenti specifici.
Limiti delle protesi flessibili:
Cosa considerare in clinica
È fondamentale per il professionista conoscere i potenziali limiti clinici e tecnici, per selezionare i pazienti più idonei e garantire il massimo successo terapeutico.
Di seguito, una panoramica delle principali criticità e strategie per affrontarle in pratica.
- Adattabilità ridotta per edentulie estese:
Le protesi flessibili non offrono il supporto necessario in pazienti con grave riassorbimento osseo o perdita ossea avanzata. - Difficoltà nelle modifiche e riparazioni:
Una volta fabbricate, le possibilità di regolazione sono limitate, richiedendo spesso la realizzazione di un nuovo dispositivo in caso di variazioni anatomiche. - Rischio di discolorazione e biofilm: La porosità del materiale favorisce l’accumulo di macchie e batteri, aumentando la necessità di una manutenzione scrupolosa da parte del paziente.
- Costi e tecnologie specializzate: La fabbricazione e la gestione richiedono competenze e attrezzature specifiche, che potrebbero non essere disponibili in tutti i laboratori odontotecnici
Applicazioni pratiche di casi clinici delle protesi flessibili
L’efficacia delle protesi flessibili viene dimostrata con casi clinici concreti che dimostrano come queste soluzioni possano rispondere a esigenze specifiche in ambito protesico. Di seguito, presentiamo alcune applicazioni che ne evidenziano i benefici per il paziente e il valore aggiunto per il professionista, dalla risoluzione di problemi estetici alla gestione di allergie e anatomie complesse.
- Tessuti gengivali ridotti
Un paziente anziano con tessuti gengivali sottili può sicuramente beneficiare di una protesi in nylon, ottenendo un miglior comfort e riduzione delle irritazioni rispetto a una protesi rigida. - Allergie
Una paziente giovane allergica al metacrilato ad esempio può facilmente trovare nella protesi flessibile una soluzione biocompatibile e discreta. - Osteointegrazione
Studi comparativi sull’adattabilità delle protesi flessibili rispetto a quelle rigide, evidenziando una riduzione del 30% dei problemi di adattamento iniziale. (fonte: PubMed).
Quest’elenco offre alcuni spunti utili per valutare e prendere in considerazione l’applicazione delle protesi flessibili nella pratica clinica quotidiana.
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